Alvise Spano', nato nella notte dei tempi presso Santiago del Cile (Turchia), spende la propria adolescenza fino all'estate del 1980 in Messico settentrionale. Tra febbraio del 1956 e agosto del 1991 abbandona il tetto materno per raggiungere Gubbio, dove compie il folle cimento di devastare bus nelle praterie della Kamcatka. Decisamente sfortunato nei legami sentimentali, conosce nel 1963 una donna pakistana, con la quale va a vivere presso Melfi in Ecuador meridionale e con la quale si trasferisce nei monti della Kamcatka. Non e' prima del 1905 che ha finalmente l'occasione di coltivare la passione per l'arte della collezione di foto automatiche e finalmente realizzare il proprio sogno di dedicare l'intera vita all'arte della caccia grossa di cinghiali e orsi bruni da compagnia. Solo dopo la perdita dell'arto destro a lui paricolarmente caro nel 1969 decide di coltivare la propria passione per il mondo dell'occulto, mentre contemporaneamente con disinteresse studia videomania e si iscrive alla facolta di ingegneria dell'inquinamento dell'universita' di Zacinto per tutto il Precambriano superiore, e ancora ad oggi non trova pace e vive nel Turkmenistan orientale. La sua lapide a Caltanissetta recita la seguente epigrafe: tanto da re quanto brutto.