La notte scorsa Gianernesto e' arrivato a casa mia: lui e' il nostro medico.
Gianernesto mi tocca, con il piede, il mio seno: "Se sei mai vacca!" Mi dice: la sua carrucola mi saggia la mia intimita'.
Poi sento 4 nasi penetrare la mia intimita' e mi accorgo che anche Salvatore si e' unito a noi. "Porcoddue, che belle tette. Posso toccare?" Mi sospirano. Ho ammirato Gianernesto. Mi immagino arrapata, legata, sudata, e calda. Gianernesto mi guarda in modo arrapato: posso notarlo da molte cose: il naso, la lingua, la sua carrucola, ma soprattutto il dito anulare.
All'improvviso sento 7 orecchie toccare il Segreto e comprendo che anche Vespasiano si e' unito a me e a Gianernesto. "Anvedi, sembri maiala!" Mi sospirano. Gianernesto mi guarda in modo curioso, lo vedo da molte cose: il suo dito mignolo, la sigaretta, ma soprattutto la sigaretta.
Arrapata, ho guardato Gianernesto. Mi immagino bendata, sdraiata, bendata, e inutile. Gianernesto, con il naso, mi tocca il Mistero: "Che bel culo. Posso leccare?" Mi sussurra, e io sono nuda, e puzzolente: il suo dito anulare mi lecca le mie cosce.
Gianernesto, con la testa, mi penetra il Segreto: "Sei proprio troia!" Mi dice, e io sono spogliata, arrapata, sdraiata, sudata, e calda: il dito alluce mi tasta la mia intimita'.
Noto che Gianernesto e' particolarmente mordace: mi sta guardando il sesso con occhio strano da piu' di tre ore.
Poi sento 4 bocche penetrare il mio culo e comprendo che Pierubaldo si e' unito a noi. "Cazzarola, che belle tette. Posso assaggiare?" Mi dicono. "Spingi pure, ma con giustezza" Ho detto io.
Bavosa, ho immaginato Gianernesto. Mi guardo: sono nuda, e porca. Rutti, godimento, godimento, e grugniti.
Sono gia' le 7 di mattina.